mercoledì 30 maggio 2007

Fagocitatori tecnologici

Leggo che una ragazzina americana dichiara che, a causa di una pubblicazione sul web di un suo video mentre salta con l'asta, le è stata rubata la vita! Pare si carina da vedere e allora qualcuno ha ben pensato di mandarla in pasto ai webnauti ed è diventata "famosa" e non può più uscrie di casa. Ma lei se ne frega della fama, vuole vivere la sua vita.
E noi beviamo tutto quello che ci danno. Ci impadroniamo della vita altrui, vi entriamo dal buco della serratura, la fagociatiamo senza riflettere, senza capire se ci interessa o no. Siamo morbosi, curiosi, non si leggono gli articoli, si guardano piuttosto le gallery, e poi non ricordiamo nulla perchè nulla di interessante c'era da vedere. Il mondo dell'immagine e delle immagini, per le quali si paga anche e si va in galera.
Ti scopri curioso, sei uno dei milioni di occhi addosso al mostro di turno, poi chiudi e non rimane nulla o poco più. Tutto viene assorbito in fretta o, meglio dalla fretta non assorbiamo più niente. Ogni cosa ci passa sopra, non è pregnante, non rimane nulla ma solo il vuoto riempito di nullità, di virtuale, di immediatamente eliminabile. CANC! anche la vita altrui è diventata facilmente eliminabile e se ne parla troppo facilmente e con superficialità. Sembra quasi una cosa virtutale: clicco canc e puf! non è successo nulla. Credo sia necessaria una battuta d'arresto o comunque un rallentamento.
Vedi le catene via mail. Tutte bufale e noi le facciamo girare. Ma abbiamo perso capacità di raziocinio? Possibile che si sia capaci solo di replicare noiosamente un clic solo perchè altrimenti saremo colpiti da gravi sfortune?
L'era in cui viviamo, l'era del tempo reale e dell'immediato, del voglio tutto e subito, del "dobbiamo crescere", dei budget, dei numeri, dovrebbe regalarci la possibilità di avere più tempo per noi per la famiglia, per lo spirito, invece no. Liberiamo risorse e invece di indirizzarle verso cose di qualità, riempiamo spazi vuoti con altrettanto vuoto. Non c'è soddisfazione perchè rincorriamo il consumo, il piacere immediato e non duraturo quello che una volta finito va riempito di nuovo ma la falla del recipiente è larga oppure dobbiamo mettere nell'otre della felicità cose solide e di sostanza piuttosto di aria fritta e acqua fresca. Rallentate gente rallentate ed annusate profumi, guardate luci, sentite i rumori e non è importante se quando viene sera non avrete fatto tutto quello che pensavate di fare perchè spesso viene chiesto molto di più del possibile, l'importante è che vi rimanga qualcosa della giornata vissuta. E la vita è fatta di giornate....
Insomma, amate e amate voi stessi, cercate sentimenti veri, e dopo, solo dopo fate quello che volete.
A questi proposito vi regalo due chicche.... due citazioni. Auguri!


Esiste nella vita una sola felicità: amare ed essere amati. George Sand

Ama e fa ciò che vuoi. Sant'Agostino


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