il GAM di Zugliano a Venezia
Recupero il gruppo alla Ferrovia poco dopo le nove e mezza. Non piove ma il tempo è da lupi: freddo e vento. Non importa: ci divertiremo. Rivedo facce note e meno note ma sopratutto tanti bambini. Tra chi si era prenotato, mi informo subito, non ne è rimasto a casa nessuno. Segno che la gita è sentita e apprezzata. D'altronde, i presupposti c'erano e l'aspettativa anche: infatti, dopo un giorno di apertura delle iscrizioni abbiamo fatto il tutto esaurito e oltre: 73 partecipanti!
Bene, cominciamo: Lista di Spagna, Campo san Geremia, Palazzo Labia...la Spagna compera i titoli nobiliari a suon di ducati! vedo molta curiosità e attenzione. Mi piace come è iniziata e suggerisco, per chi vuole, una visita alla teca in vetro dove è custodita Santa Lucia. Entrano quasi tutti in chiesa.
Raduno il gruppo e si riparte: devo capire la velocità con cui si procede perchè abbiamo una visita guidata al Ghetto Ebraico. Non posso fare tardi. Fondamenta di Cannaregio, ponte dei Tre Archi e chiesa di San Giobbe. La rinascenza sbarca in laguna. I Della Robbia lasciano qui l'unica loro testimonianza nella Serenissima Repubblica. Ancora non piove e abbiamo fatto presto, ottimo. Lungo la fondamenta sento tante parole, domande, curiosità, approfondimenti che cerco di esaudire.
Si riparte alla volta del Ghetto. C'è chi entra alla visita guidata, chi va a prendere un caffè (ma poi scopro che è finita a prosecco e cicchetti.....). Un gruppetto rimane con me e allora li porto da Volpe, storica forneria ebraica. Si comperano soprattutto dolci. Nel frattempo ci raggiungono Laura e Giorgia. Che spettacolo quando la piccola si accorge di tutti quei bimbi! E' entusiasta e rapita da Antea. Con le due per mano andiamo a Sant'Alvise.
Ecco lo sapevo! Inizia a ripiovere! Dai, teniamo duro la prossima tappa è il pranzo. Patronato di San Marcuola, contrazione strana ed inspiegabile di SS. Ermagora e Fortunato. Almeno saremo all'asciutto per un po'. Si sta insieme, si chiacchiera, si mangia, ad un certo punto sento Giorgia che mi chiede: "Papi, dov'è l'Ikea?" la guardo sopreso e cerco di capire il nesso. Ah, eccolo: "No Ikea, Giorgia, Antea! Si chiama Antea!"
Caffe? Caffe!
Ripartiamo: altra fondamenta, Campo dei Mori, il Palazzo del Cammello, Madonna dell'Orto, Sacca, Scuola e Campo della Misericordia. Vento e acqua, acqua e vento. Ombrelli che inutilizzabili perchè vengono forzatamente e violentemente capovolti dal vento! Dobbiamo accelerare: Il gruppo inizia ad essere stanco e lungo le fondamenta noto visibilmente il suo inevitabile allungarsi .
Forza! Un ultimo sforzo: ultima tappa Campo dei Gesuiti e poi Strada Nuova. L'anello si chiude. La grande arteria ottocentesca ci riporta da dove siamo partiti. Al punto per il quale è stata creata: Ferrovia!
Lungo il ritorno raccolgo soddisfazioni e ringraziamenti. Tutto è andato bene, lo possiamo dire, anche con il tempo da lupi. Merito di tutti, veramente. I bambini prima di tutto, perchè è stata una giornata difficile, lunga e con disagi. E poi gli altri soprattutto perchè hanno dimostrato ancora una volta di essere un Gruppo che va in montagna (ed eccezionalmente a Venezia) per passione ma che sta assieme per piacere!
Grazie Gam, alla prossima.
Guarda le foto della gita e scarica la guida
1 commento:
complimenti per l'articolo e per la sapiente guida...
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