LUTTAZZI, LA SATIRA E LA CENSURA...
La notizia non è più fresca di giornata, ma non sono riuscito a parlarne tempestivamente. Hanno censurato nuovamente Daniele Luttazzi. Dopo l'editto Bulgaro che lo colpì assieme ad Enzo Biagi e a Michele Santoro, ancora una volta la scure della censura si è abbattuta sulla sua trasmissione, il Decameron.
Luttazzi non mi piace molto ma questo c'entra poco. L'ho sempre trovato forzatamente irriverente, forzatamente spinto. Non è questione di essere bigotti o meno ma di gusto ed il mio non collima con il suo. Quando uno vuole essere per forza contro, non tutto gli riesce bene. Ecco, manca di raffinatezza ed eleganza nel fare ironia. Questa, un po' sommariamente, la mia impressione su Luttazzi.
Al suo rientro in video con il Decameron su LA7, ho avuto l'impressione che a parlare fossero piuttosto la rabbia, l'astio, l'odio e non quella graffiante ironia che produce la satira. Così facendo si scade nell'offesa personale (anche se il coinvolto Ferrara non si è detto offeso ma anzi la definisce ancora satira). Manca di "pungiglione" e diventa scadente volgarità. Soprattutto non fa ridere se non nella misura della derisione personale ma qui è un altro paio di maniche. Diventa umiliazione. Mi pare che Luttazzi faccia parte di quella schiera di comici satirici che senza volgarità e sesso non sanno che raccontare per fare ridere. Un po' triste no? Quando cominciano i doppi sensi e ad essi ci si aggrappa facendone il leit-motiv del proprio spettacolo, allora gli argomenti sono finiti.
La società ha bisogno di limiti, ce l'hanno i rapporti sociali; ci deve essere un limite che fermi la tua sacrosanta libertà perchè essa non vada a minare e ledere quella altrui, altrettanto sacrosanta. Solo nel rispetto dei limiti non si scade nell'offesa personale e nell'umiliazione.
Personalmente ritengo che le frasi di Luttazzi abbiano superato tale limite e sia stato giusto fermarlo. Lui si è dimostrato poco furbo esagerando fin dall'inizio senza preoccuparsi di dosare bene le dosi del suo acido veleno.
Andiamo oltre: quante altre trasmissioni volgari ci sono in televisione? Veline, letterine, ballerine, sempre meno vestite, che cosa messaggio trasmettono? Non certo di modernità e di rispetto prima di tutto per loro stesse, idoli il cui corpo è mercificato in favore dell'audience. Non è offesa personale? Non vengono acclamati valori di immagine e di superficialità, di disimpegno e di "valgo per quello che appaio"?
Non parlo dell'offesa del pubblico pudore, non solo, ma dell'offesa alla dignità della persona. C'è l'esaltazione della non sostanza, più sono famosi per stupidità più sono esaltati e prese ad esempio. Se non litighi in tivvù, non sgomiti, non ti fai spazio sui giornali pettegoli non sei nessuno ma più lo fai più Sei.
Il limite è superato entri nella mia sfera di libertà e mi urti. E tutto ciò è offensivo, oltre che volgare come le battutacce volgari di Luttazzi. Si aggiunga che tutto questo avviene in orari normali e se vuoi vedere qualcosa meglio che metti via il telecomando. Almeno il Decameron andava in onda in tarda serata quando si può anche andare a dormire.
Censurerei tutto ciò, come hanno censurato la non-satira di LA7. Non facciamone un caso eclatante, però, perchè ne siamo pieni. E' solo una trasmissione volgare in meno e forse era la più trasparente, non si nascondeva dietro a nulla.
Almeno valga il motto tutti o nessuno, si preserverebbe come minimo una certa idea di equità e democrazia.
Luttazzi non mi piace molto ma questo c'entra poco. L'ho sempre trovato forzatamente irriverente, forzatamente spinto. Non è questione di essere bigotti o meno ma di gusto ed il mio non collima con il suo. Quando uno vuole essere per forza contro, non tutto gli riesce bene. Ecco, manca di raffinatezza ed eleganza nel fare ironia. Questa, un po' sommariamente, la mia impressione su Luttazzi.
Al suo rientro in video con il Decameron su LA7, ho avuto l'impressione che a parlare fossero piuttosto la rabbia, l'astio, l'odio e non quella graffiante ironia che produce la satira. Così facendo si scade nell'offesa personale (anche se il coinvolto Ferrara non si è detto offeso ma anzi la definisce ancora satira). Manca di "pungiglione" e diventa scadente volgarità. Soprattutto non fa ridere se non nella misura della derisione personale ma qui è un altro paio di maniche. Diventa umiliazione. Mi pare che Luttazzi faccia parte di quella schiera di comici satirici che senza volgarità e sesso non sanno che raccontare per fare ridere. Un po' triste no? Quando cominciano i doppi sensi e ad essi ci si aggrappa facendone il leit-motiv del proprio spettacolo, allora gli argomenti sono finiti.
La società ha bisogno di limiti, ce l'hanno i rapporti sociali; ci deve essere un limite che fermi la tua sacrosanta libertà perchè essa non vada a minare e ledere quella altrui, altrettanto sacrosanta. Solo nel rispetto dei limiti non si scade nell'offesa personale e nell'umiliazione.
Personalmente ritengo che le frasi di Luttazzi abbiano superato tale limite e sia stato giusto fermarlo. Lui si è dimostrato poco furbo esagerando fin dall'inizio senza preoccuparsi di dosare bene le dosi del suo acido veleno.
Andiamo oltre: quante altre trasmissioni volgari ci sono in televisione? Veline, letterine, ballerine, sempre meno vestite, che cosa messaggio trasmettono? Non certo di modernità e di rispetto prima di tutto per loro stesse, idoli il cui corpo è mercificato in favore dell'audience. Non è offesa personale? Non vengono acclamati valori di immagine e di superficialità, di disimpegno e di "valgo per quello che appaio"?
Non parlo dell'offesa del pubblico pudore, non solo, ma dell'offesa alla dignità della persona. C'è l'esaltazione della non sostanza, più sono famosi per stupidità più sono esaltati e prese ad esempio. Se non litighi in tivvù, non sgomiti, non ti fai spazio sui giornali pettegoli non sei nessuno ma più lo fai più Sei.
Il limite è superato entri nella mia sfera di libertà e mi urti. E tutto ciò è offensivo, oltre che volgare come le battutacce volgari di Luttazzi. Si aggiunga che tutto questo avviene in orari normali e se vuoi vedere qualcosa meglio che metti via il telecomando. Almeno il Decameron andava in onda in tarda serata quando si può anche andare a dormire.
Censurerei tutto ciò, come hanno censurato la non-satira di LA7. Non facciamone un caso eclatante, però, perchè ne siamo pieni. E' solo una trasmissione volgare in meno e forse era la più trasparente, non si nascondeva dietro a nulla.
Almeno valga il motto tutti o nessuno, si preserverebbe come minimo una certa idea di equità e democrazia.
Il video della frase incriminata
2 commenti:
Seguo Luttazzi in televisione dai tempi di Magazine 3 ed in teatro dal 1987. Ho avuto il piacere di incontrarlo ad una Festa dell'unità a Modena nel 2006, dove abbiamo condiviso tigelle , salume e due chiacchere. Mi ha confermato l'impressione che avevo di lui e cioè una persona estremamente colta ed intelligente. Si è vero , può sembrare volgare , ma preferisco ascoltare chi fa della satira uno strumento forte e diretto , piuttosto che l'uniformità ed il servilismo degli altri " comici". Meglio ascoltare più voci , anche se eccessive , che sempre le stesse e farsi una propria idea .Luttazzi è volutamente una figura scomoda , ma preferirei avere più personaggi come lui , forse anche più " volgari" , visto la mancanza di contraddittorio che abbiamo in Italia.Non ricordo chi ha detto : " Non sono d'accordo con te , ma combatterò fino alla morte per poterti permettere di esprimere la tua opinione ".
Ciao Marco
Caro Marco la tua analisi è lucida e, in parte, condivisibile.
Mi dispiace per Luttazzi perchè potrebbero essere proprio la sua intelligenza e la sua cultura le sue armi migliori ma troppo spesso diventa offensivo, e questo non va bene, a mio modesto parere. Si brucia un po' da solo...
A dire quella bellissima cosa è stato Voltaire.
Grazie per il contributo.
Affettuosamente, Simone
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