mercoledì 10 maggio 2006

quirinale

Avevo pensato da tempo ad una personalità della sinistra che potesse essere compresa nella sua condotta di garanzia e di rispetto per le istituzioni. E avevo pensato proprio a Napolitano.
E' intellettualmente elegante, corretto, sarà super partes sicuramente, nel suo passato ha sempre cercato vie e soluzioni democratiche. Un bel personaggio insomma.
L'età e la nomina a senatore a vita gli hanno valso un certo smarcamento dal partito e quindi appare meno legato ad esso, meno coinvolto. Può essere accettabile anche dal centro destra.
D'Alema, invece, è lo stratega, il calcolatore, l'uomo di ghiaccio. Però è giovane e questo è un intoppo. Intoppo perchè ancora troppo coinvolto in cariche e giochi partitici. Lo capisco ed il ragionamento ci può stare. Però...
  1. gli ex PCi non sono dei mostri che distruggono la democrazia
  2. le capacità politiche ed il rispetto delle istituzioni del presidente DS sicuramente lo avrebbero portato a smettere i panni dell'uomo di partito
  3. la sua elezione avrebbe, finalmente, permesso di avere un presidente giovane, che non proviene direttamente dalla Resistenza (non che sia un male ma prima o poi il salto in avanti bisogna farlo!) e avrebbe messo alla prova il vero cambio generazionale anche al Quirinale. Occasione persa, quindi.

Ma i precedenti DC, PSI, PSDI non erano coinvolti nel partito al momento dell'elezione? Avevano già svestito i panni degli uomini di partito? non mi pare proprio e quindi perchè il problema si presenta ora?

Mi viene da pensare che noi italiani siamo un popolo di paurosi. Abbiamo sempre bisogno di garanzie e prove che una persona è matura politicamente ed istituzionalmente a coprire la carica di Capo dello Stato ma così facendo dobbiamo aspettare che abbiano una certa età e quindi, in conclusione, avremo presidenti sempre un po' attempati.

Il Presidente della Repubblica non deve essere il nonno di tutti noi!

Per quanto attiene il non cofermato "metodo Ciampi". E' arduo pensare, in questo momento, di trovare un consenso così ampio. I Poli sono troppo lontani. Posso capire che D'Alema divida di più, ma non Napolitano del quale vengono da ambo le parti riconosciuta stima e correttezza.

La CDL ha perso, con una legge voluta da loro che si è rivelata una zappa sul piede, hanno l'occasione di contare ancora qualcosa con l'elezione del Capo dello Stato. Tirandosi indietro non fanno altro che scomparire, era l'ultima occasione per fare qualcosa assieme e si chiamano fuori. Poi non ci vengano a parlare di occupazione, di regime e quant'altro quando vogliono il muro contro muro. Ricordate quella elegante e bella abitudine di dare la presidenza della Camera all'oppozione (ci sono stati la Jotti, Pertini, Ingrao..)? Si figurava un riconoscimento alla lealtà ed alla rispettabilità dell'avversario politico. E' ciò che non avviene più in Italia. Non si riconosce più l'avversario, la sua vittoria e la sconfitta. E' triste e preoccupante. Chi comincio' a perdere qualla bella abitudine? Fate un po' voi.....alla prima occasione si presero Camera e Senato (ricordate Pivetti e Scognamiglio?). Non vengano a fare paternali.

L'elezione di oggi sarà più che legittima. In assenza di un accordo ampio (2/3 del Parlamento) si passa, dalla quarta votazione, alla maggioranza assoluta (50% + 1). Ultima cosa, sapete quanti Presidenti furono eletti prima della quarta votazione e quindi con magggioranza qualificata? 3 di cui uno era provvisorio (Enrico de Nicola). A voi l'ardua sentenza...

Auguri Presidente e Buon lavoro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I say briefly: Best! Useful information. Good job guys.
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